mercoledì 31 luglio 2019

Contributi fino a 35 mila euro per l'Export alle PMI: al via voucher internazionalizzazione




Contributi fino a 35 mila euro per l'Export e partecipazione alle fiere

Al via un nuovo bando da 5 milioni di euro per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio, che mette a disposizione delle aziende contributi fino a 35 mila euro per partecipare alle fiere, avere servizi di consulenza specializzata di export manager, produrre cataloghi e altro materiale di promozione

Apertura sistema GeCoWEB per la compilazione del Formulario: dalle ore 12:00 del 4 settembre 2019 alle ore 12:00 del 31 ottobre 2019 (rispettivamente 4 marzo 2020 e 30 aprile 2020 per la seconda finestra) Presentazione domande tramite PEC: a partire dalle ore 12:00 del 5 settembre 2019 alle ore 18:00 del 31 ottobre 2019 (rispettivamente 5 marzo 2020 e 30 aprile 2020 per la seconda finestra)

I destinatari degli Aiuti previsti dal presente Avviso sono le MPMI, in forma singola, inclusi i Liberi Professionisti, titolari di partita IVA.
I beneficiari devono avere, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, una sede operativa nel territorio regionale del Lazio

Sono ammissibili progetti di internazionalizzazione e di promozione dell’export delle PMI finalizzati all’apertura e al consolidamento nei mercati esteri, che prevedono la realizzazione di una o più Tipologie di Intervento:
A. Partecipazione a Fiere: la partecipazione a manifestazioni fieristiche e/o a saloni internazionali e/o a rilevanti eventi commerciali (cumulativamente anche solo «Eventi») in Paesi U.E e in Paesi extra UE. Sono ammissibili le spese relative all’iscrizione e all’affitto di spazi espositivi eventualmente già sostenute, ma non prima del 1° gennaio 2019 (data fattura). È ammissibile un Progetto che preveda la partecipazione ad uno o due Eventi.
B. Servizi TEM: l’acquisizione di servizi per l’internazionalizzazione. Tali servizi devono essere forniti da una “Società di TEM” (Temporary Export Manager) iscritta nell’apposito elenco tenuto presso il Ministero dello Sviluppo Economico oppure che abbiano un’esperienza almeno triennale in progetti simili, documentata da almeno 8 contratti, di cui almeno 1 antecedente al 1° agosto 2017. Tali servizi devono essere contrattualizzati e resi dopo la presentazione della domanda ed entro la data di riferimento prevista per la specifica finestra

Il bando avvia l'attuazione del ‘Piano per l'internazionalizzazione’ di 18 milioni di euro per aiutare le piccole e medie imprese della nostra regione a crescere su mercati esteri. Uno strumento agile, che mette a disposizione delle aziende contributi fino a 35 mila euro per partecipare alle fiere, avere servizi di consulenza specializzata di export manager, produrre cataloghi e altro materiale di promozione.

Per info e presentazione progetti: mg.progettieformazione@gmail.com

domenica 21 luglio 2019

Le nostre imprese cambiano pelle ma non l'anima






Le nostre imprese cambiano pelle ma non l'anima

Con le sfide della tecnologia e dell’innovazione, proviamo a guardare al lavoro e all’economia senza moralistiche demonizzazioni, incontrando anche spaccati di storia passata.
Innovare significare trarre beneficio dal confronto, non temere gli avversari ma estrapolare dagli stessi nuovi spunti per ampliare le vedute. E' molto più facile conformarsi agli standard europei su ricerca e innovazione, che cercare di cambiarli, valorizzando un sistema originale di innovazione incrementale che nasce prima di Leonardo da Vinci.
Occorre invece mettere in discussione civilmente ma risolutamente, i paradigmi del pensiero unico su innovazione, digitalizzazione e Industria 4.0. del nostro Paese. Non si tratta di negare e di estirpare tutto quanto è stato fatto, ma certamente di sottoporlo a revisione critica e di riconoscere che alcune caratteristiche della società e del sistema produttivo italiani determinano per forza di cose un approccio diverso, non meno radicale (anzi di più) ma certamente più attento e personalizzato di quello seguito fin ora.
Le nostre aziende hanno cambiato pelle senza cambiare anima.

La rivoluzione industriale che viviamo si basa su una catena interamente interconnessa e interattiva, mentre assistiamo impotenti alla crescita del tasso di disoccupazione.. (+3,7% negli ultimi sei mesi, fonte: ISTAT, rapporto di competitività).

domenica 7 luglio 2019

Puntare al Capitale umano per superare la crisi





Puntare al Capitale umano per superare la crisi
La risorsa umana: da costo a patrimonio aziendale

Puntare al capitale umano: per cercare nuovi stimoli e per far di più e meglio anche in un periodo di crisi come quello attuale. Che, al momento, si presenta con i toni foschi della perdita di produttività e di posti di lavoro. La situazione in cui ci troviamo a vivere e operare è drammatica: perdiamo produttività. Ma le nostre imprese hanno una risorsa che altre economie si sognano: le persone, un valore inestimabile, che dobbiamo conservare e proteggere, nonostante tutto. Perché il tessuto delle piccole e medie imprese con le necessarie infrastrutture possa continuare ad essere competitivo.

Con le aziende a rischio chiusura e lavoratori a rischio del proprio posto di lavoro, quello che le piccole imprese chiedono a gran voce è che tutti gli attori presenti sul territorio, anzitutto le istituzioni, forniscano regole e strumenti per ridare nuovo slancio all’economia reale.


Le persone intese come risorsa concreta sono sicuramente la base da cui ripartire, un patrimonio che da costo si deve trasformare sempre più in investimento per le imprese.

Salvare quindi l'etica del lavoro. Investire in formazione, in innovazione organizzativa, elaborare percorsi formativi su misura. Oggi gli strumenti per valorizzare il capitale umano sono tanti, bandi e avvisi nazionali e regionali, fondi interprofessionali per la formazione gratuita, politiche attive del lavoro, incentivi per i giovani. La creazione di una rete formativa per poter attingere gli strumenti adeguati è necessaria.